- Uova
- Yogurt greco
- Mandorle
…e un buon caffè (amaro, ovviamente!)
La dieta chetogenica è un regime alimentare a basso apporto calorico e si basa su una drastica riduzione dei carboidrati. Di solito il termine è associato erroneamente alle diete iperproteiche e questo genera confusione, in quanto sono due approcci completamente diversi. La chetosi è una condizione metabolica che consente di “bruciare” i grassi di riserva a scopo energetico, permettendo di raggiungere il peso ideale in tempi più brevi rispetto alle classiche diete ipocaloriche. E’ doveroso sottolineare che in questo regime dietetico l’APPORTO PROTEICO è FISIOLOGICO e rigorosamente valutato in base alle esigenze di ogni singolo individuo: si tratta a tutti gli effetti di un regime NORMOPROTEICO con proteine ad alto valore biologico. In questo modo si riesce a preservare la massa muscolare (nonostante la dieta sia ipocalorica), perché l’adeguato apporto di proteine permette di ripristinare la quota che viene giornalmente utilizzata nel turn-over proteico, evitando così di danneggiare la massa muscolare. E’ chiaro quindi che il dimagrimento sarà a carico della riduzione del tessuto adiposo. Come accennato, l’apporto glucidico non è pari a zero, ma viene ridotto drasticamente, proprio per permettere all’organismo di abituarsi ad utilizzare come riserva energetica non più gli zuccheri che introduciamo con l’alimentazione ma i corpi chetonici provenienti dal tessuto adiposo.
Ovviamente questa è solo una fase del percorso di dimagrimento, il fine ultimo è quello di tornare ad una DIETA BILANCIATA in tutti i macronutrienti, cioè CARBOIDRATI, PROTEINE e GRASSI e ad un corretto stile alimentare (cosa c’è di meglio della classica dieta Mediterranea?).
P.S.: mi preme sottolineare bene questi ultimi concetti:
– è una dieta normoproteica;
– affidatevi sempre ad un professionista del settore come medico, biologo nutrizionista o dietista (le uniche figure autorizzate ad elaborare piani dietetici) se decidete di intraprendere un percorso di questo tipo, in quanto la dieta deve essere preceduta da un’accurata valutazione delle condizioni fisiche della persona e, come detto in precedenza, l’apporto proteico deve essere valutato sulle esigenze del SINGOLO individuo: evitate quindi il fai da te.
CURIOSITA’: la dieta chetogenica nasce come cura per persone con epilessia farmaco-resistente negli anni ’20.
Buona Giornata!